Chi siamo: Cooperativa oggi - Cooperativa di Abitanti di Settimo Milanese

Cooperativa di Abitanti Settimo Milanese
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la fusione per incorporazione...
Con l’approvazione dei corpi sociali delle Cooperative del Popolo, Patria e Lavoro, Villaggio Cavour e San Giorgio di avviare un processo di unificazione e con il parere positivo dei rispettivi Consigli di Amministrazione per depositare presso la Camera di Commercio il progetto di fusione, si è concluso un passaggio fondamentale verso il traguardo dell’unificazione delle Cooperative stesse.
Dal punto di vista procedurale la prossima tappa spetta ai Soci, gli unici possessori del diritto di decidere, i quali saranno chiamati, in occasione delle prossime assemblee di bilancio ad approvare, in Assemblea straordinaria alla presenza del notaio, la fusione per incorporazione delle stesse nel “Consorzio Cooperative di Abitanti Settimo Milanese”.
firma
Successivamente il Consorzio, costituito nel 2007 con scopo mutualistico a favore dei Soci, attraverso l’adeguamento del proprio statuto, incorporerà tutti i Soci delle Cooperative oggetto di fusione e nascerà la “Cooperativa di Abitanti Settimo Milanese”. Una nuova grande Cooperativa preparata ad affrontare le sfide del futuro con maggiori prospettive, mantenendo e valorizzando il radicamento delle sedi territoriali.
Con l’Assemblea straordinaria e la decisione di tutti i Soci si porta a compimento un lungo e impegnativo lavoro che dura da anni e che ha visto amministratori e gruppi di lavoro chiamati a definire regolamenti e proposte per nuovi assetti organizzativi.
perchè unificarsi oggi?
L’esempio più chiaro del perché dell’unificazione lo si trova nella costituzione del “Consorzio Cooperative di Abitanti Settimo Milanese”, nato per realizzare progetti comuni a favore dei Soci, come le nuove edificazioni del Villaggio Cavour. Un intervento impegnativo che sarebbe stato impossibile da realizzare per ogni singola cooperativa non più adeguata sotto l’aspetto strutturale, organizzativo e patrimoniale. L’incontro tra le Cooperative aderenti, la collaborazione e la condivisione di programmi comuni ha permesso, oltre che di unire le sinergie, di portare positivamente a compimento la consegna di 56 nuovi alloggi ai Soci delle Cooperative stesse.
Oltre all’esistenza di un alto grado di affinità metodologica e operativa presente tra le Cooperative, quell’esperienza ha messo in evidenza che, se si vuole continuare in futuro a perseguire gli scopi statutari e la missione che una Cooperativa edificatrice ha, bisogna saper adeguare la propria azione per rispondere adeguatamente a cambiamenti sociali ed economici che fino ad ieri non immaginavamo neanche.
1925
Si pensi ad esempio alle giovani famiglie di soci che possono trovare nella Cooperativa una risposta seria alla loro condizione di precarietà che spesso impedisce di trovare nel mercato immobiliare risposte compatibili;
Senza contare che l’attuale crisi economica e sociale, di cui ancora oggi non conosciamo l’approdo definitivo, sta impegnando responsabilmente tutte le Cooperative a forti cambiamenti perché, quando sarà superata, difficilmente lascerà le cose come prima e sarà sempre più difficile, per le nostre Cooperative, affrontare singolarmente le politiche abitative e soddisfare le esigenze del proprio corpo sociale.
Di fronte a questo quadro le singole Cooperative non possono restare ferme in attesa che gli eventi diventino ad esse favorevoli, ma devono cercare di costruire il proprio futuro misurandosi con la realtà, modificandosi profondamente e unendo le forze. I fatti ci dicono che non c’è nessuno, per quanto “grosso” sia che possa dirsi al riparo e senza problemi per il futuro.
Solo così è possibile continuare a dare linfa al sogno di quel manipolo di operai, contadini e artigiani che parecchi anni fa diedero vita alla prima Cooperativa dalla quale discendono tutte le Cooperative oggetto di fusione. Gli obbiettivi di allora, che erano di offrire una casa dignitosa a costi ragionevoli ai lavoratori e soddisfare i bisogni di ceti sociali meno abbienti, rimangono intatti nella nuova Cooperativa. Ne più né meno di quello che, in un lontano 1911, iniziarono ad unire i primi soci che diedero vita alla Cooperativa Patria e Lavoro!
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